
Milano, 13 giu. (AdnKronos) - Finte assunzioni per truffare l'Inps. E' questa l'ultima indagine della Guardia di finanza di Treviglio che ha permesso di denunciare 20 persone e sequestrare beni per circa 130 mila euro. L'operazione, ribattezzata 'Ghost workers', ha consentito di individuare una società, con sede legale a Treviglio che pur avendo avuto alle dipendenze numerosi lavoratori, tutti residenti in Calabria, non ha mai operato in alcun cantiere, né ha mai disposto di conti correnti, automezzi e attrezzature varie, né è risultata intestataria di alcuna utenza.Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Bergamo Fabrizio Gaverini, hanno permesso di constatare che il gruppo, mediante comunicazioni inviate all'Inps, aveva prima proceduto ad assunzioni fittizie e poi, trascorso il periodo minimo di impiego necessario ad avanzare richiesta di indennità di disoccupazione, a licenziare gli operai. "Questi ultimi, complici dei loro 'datori di lavoro', venivano, quindi, messi nelle condizioni di poter presentare istanza per ottenere l’indennità erogata dall'ente previdenziale", spiegano gli investigatori.
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