
Roma, 16 giu. (AdnKronos) - "Con tutto il rispetto che si deve a una istituzione come la Corte costituzionale, a seguito di attenta lettura dell'ordinanza che ha dichiarato inammissibile il ricorso di 51 senatori contro l'iter illegittimo del ddl Cirinnà, con la motivazione che le reiterate violazioni perpetrate durante l'esame della legge in Senato riguarderebbero il regolamento e non le norme costituzionali, restiamo convinti che l'aver impedito la discussione del provvedimento in commissione cozzi frontalmente con l'articolo 72 della Costituzione in tema di procedimento di formazione delle leggi, e che anche la violazione delle norme regolamentari e delle prassi contravvenga allo stesso precetto costituzionale". Lo dichiarano in una nota congiunta Gaetano Quagliariello, Carlo Giovanardi ed Eugenia Roccella, parlamentari del movimento 'Idea'. "La decisione assunta nel senso della inammissibilità del ricorso preoccupa inoltre -aggiungono- perché, laddove le irregolarità nel procedimento legislativo non vengano sanate da parte degli organi parlamentari preposti, come avvenuto nel caso del ddl Cirinnà, il fatto che la Corte abbia dichiarato la propria incompetenza lascia che tali violazioni restino senza rimedio, dal momento che strade alternative non vengono indicate".
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