
Roma, 21 nov. (AdnKronos) - L'accordo tra Fincantieri e Naval Group non "è un accordo tra aziende non in crisi che devono ristrutturare ma è un accordo per la crescita". A sottolinearlo l'amministratore delegato del gruppo navalmeccanico, Giuseppe Bono, illustrando l'intesa sottoscritta tra Italia e Francia il 27 settembre scorso nel corso di un'audizione al Senato. Un accordo che sui mercati "ci fa entrare dalla porta principale" e "ora - ha aggiunto Bono - dobbiamo trattare per mettere insieme le varie cose".Nell'industria italiana, "la cantieristica era la più pronta per un'integrazione", ha spiegato Bono ripercorrendo le tappe che hanno portato all'accordo. Dei cantieri navali di Stx, "ci sembrava il momento di occuparcene per rafforzare la nostra posizione nella crocieristica e anche in vista dell'accordo sul militare". "Mettersi insieme - ha evidenziato Bono - era ineludibile se vuoi giocare un certo ruolo. Sulla difesa i francesi sono i più forti e con la Brexit, la Francia è l'unico Paese che ha la sua deterrenza".
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