Caccamo (Palermo), 4 feb. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - Mentre il feretro bianco con le spoglie di Roberta Siragusa lascia la Chiesa Santissima Annunziata di Caccamo, dagli altoparlanti GionnyScandal canta Vestita di lividi': "Ti senti così grande, eh?, fammi capire. Se dici di amarla che senso ha farla soffrire? Di notte, prima che dorme, dovresti scaldarla solo con un abbraccio forte, non con le botte. Come fai a rovinare la vita a una donna, se in fondo è grazie a una donna se sei al mondo?...". Parole che fanno venire i brividi. Un intero paese, nel rispetto delle norme anti Covid, ha partecipato alle esequie della ragazza di 17 anni uccisa, bruciata, forse quando era ancora viva, e poi gettata in un burrone. In carcere è finito il suo fidanzato, Pietro Morreale di 19 anni, che ha sempre detto di essere "innocente", nonostante gli indizi contro di lui siano ritenuti "molto gravi". Striscioni, palloncini, manifesti e tanti nastrini rossi, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, per l'ultimo saluto a Roberta. Dietro la bara mamma Iana e papà Filippo, che tengono stretto l'altro figlio Dario. Tutti vestiti di nero. Con quel piccolo fiocco rosso attaccato al petto. Momenti di grande commozione in chiesa quando l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che ha voluto celebrare personalmente i funerali, ha fatto la sua orazione funebre. Anche l'arcivescovo si è dovuto fermare, con le lacrime agli occhi, quando si è rivolto ai genitori di Roberta. "Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo di Roberta. Corpo martoriato. Sacrificato. Vita che ci è stata rubata", inizia monsignor Corrado Lorefice. "Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera?", dice monsignor Lorefice. "Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele. L'uomo - dice la Parola di Dio - ha due strade: quella della relazione e quella della violenza. E oggi vediamo come la violenza abbia distrutto la bellezza di Roberta, la bellezza delle sue relazioni, la bellezza che lei aveva il compito di far crescere nel mondo".