Roma, 13 gen. (Adnkronos Salute)() - "L'azitromicina", nome commerciale Zitromax* nella versione originator, "e anche altre molecole macrolidi sono per ora indisponibili sul territorio nazionale. Abbiamo scritto all'Aifa e al ministero della Salute per evidenziare le difficoltà che ci sono nell'approvvigionamento". Lo dice all'Adnkronos Salute Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, dopo l'allarme scattato in tutta Italia per l'antibiotico diventato introvabile in farmacia. "Da alcune settimane c'è una carenza evidente nelle farmacie italiane - ribadisce il segretario - Noi non riusciamo ad approvvigionarcene se non in quantità estremamente limitate dalla distribuzione intermedia, e la qual cosa è per le farmacie un vulnus importante: non poter soddisfare la richiesta che avviene da parte dei pazienti che presentano la prescrizione medica di un farmaco è molto difficile per noi. Si tratta comunque di un farmaco importante di utilizzo comune". Certo, ammette Tobia, "è chiaro che molti ci dicono 'me l'ha prescritto il medico per la terapia Covid'. Noi - chiarisce però il vertice di Federfarma - non possiamo assolutamente entrare nel merito perché il medico, con scienza e coscienza come prescrive il giuramento di Ippocrate, sceglie la terapia che più ritiene consona per la cura del proprio paziente. Però la cosa che mi sento di dire - afferma - è che esistono delle linee guida dell'Aifa assolutamente chiare che sono state emanate nel 2020, secondo le quali non esistono correlazioni positive sull'utilizzo dell'azitromicina da sola o in associazione con altri farmaci sulla terapia Covid. Quindi il consiglio è quello di attenersi chiaramente alle prescrizioni dell'Aifa". (segue)