Roma, 19 mag. (Adnkronos/Labitalia) - "Chiudo gli occhi e vedo Roma come la vorrei. Vedo Roma proiettata nel futuro. La sogno diversa, evoluta, sostenibile. E, come diceva William Butler Yeats, 'Nei sogni cominciano le responsabilità'. Per troppo tempo la nostra città è vissuta nel mito dell’eternità: inutile cambiare, la storia parla per noi. Fermi! Non modificate nulla: domani Roma ci sarà ancora e per citare il grande Ettore Petrolini, sarà 'più bella e più forte che pria!'. Roma nei secoli ha sempre saputo innovare, cambiando se stessa senza perdere l’identità che la rende, appunto, unica ed eterna". Così Roberto Saliola, presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, nella sua relazione durante la tavola rotonda 'Roma la città che reinventa il futuro', nel corso dell'assemblea dell’associazione territoriale. "Questo nostro incontro, che segue idealmente quello dello scorso novembre dove abbiamo parlato della bellezza assopita di Roma, descriverà Roma come sarà, come vorremmo che fosse, fondando la previsione, la speranza, su alcune direttrici fondamentali legate assieme e alimentate dall’importanza, dal peso e dalla crescita che il terziario ha nella nostra città e nella nostra regione", aggiunge. "La tavola rotonda che questa relazione introduce -spiega ancora- è divisa idealmente in due momenti: il primo parla di un futuro a breve, dove lavoro, mobilità, turismo, cultura e terziario saranno le linee guida che consentiranno a Roma di recuperare quanto perso in termini di visibilità ed attrattività. La seconda parte della tavola rotonda invece, per temi quali lo sviluppo urbanistico, la fruizione del nostro patrimonio culturale o la mobilità integrata, vuole indicare in Roma il modello da seguire e studiare per lo sviluppo urbano del futuro", conclude.