Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "In maniera crescente, si assiste sui territori a forme di cooperazione tra cittadini, comunità, imprese e istituzioni per la cura dei beni comuni. È la lezione dell’articolo 118, quarto comma, della Costituzione, del rilievo del principio di sussidiarietà orizzontale. Ed è questo un campo sul quale la scienza economica ha registrato negli ultimi anni risultati di eccellenza, si pensi ai lavori di Elinor Ostrom e Richard Thaler, entrambi premi Nobel per l’economia". Lo ha sottolineato Anna Finocchiaro, presidente di Italiadecide, presentando il Rapporto 2022 dell'Associazione."La co-progettazione di politiche che hanno ad oggetto salvaguardia e cura dei beni comuni -ha aggiunto- modifica il modo di agire dell’amministrazione pubblica e di rapportarsi con le comunità e i cittadini. La felice espressione di 'amministrazione condivisa' dà conto e descrive questa mutazione, e sarebbe di utilità verificarne i risultati complessivi anche in termini di rispetto della legalità, oggi affidato a strumenti di controllo fondati sul sospetto e sulla minaccia sanzionatoria". "Il moltiplicarsi di esperienze in circa 270 Comuni italiani, l’adozione di autonomi Regolamenti locali che assistono queste esperienze e di uno strumento legislativo apposito da parte delle Regioni Lazio e Toscana -ha detto ancora la presidente di Italiadecide- ci indicano una vitalità che dovrebbe determinare una strategia politica generale di riconoscimento e sostegno di queste reti, di attenta valutazione dei risultati che conseguono e degli effetti che determinano in termini di coassunzione di responsabilità –e dunque di legame positivo– per il raggiungimento di fini di rilievo collettivo". "La categoria dei beni comuni oggetto dei patti -ha concluso Finocchiaro- entra a definire un ambito di dominio 'gentile' delle comunità sull’utilità, materiale o anche esclusivamente simbolica, di tali beni, prescindendo dalla proprietà, pubblica o privata, di essi. Ciò che rileva è il riconoscimento di valore che cittadini e comunità attribuiscono a questi bene per la qualità della propria cittadinanza. Questa lettura del termine 'bene comune', è stata scelta come asse della riflessione di Italiadecide nel suo ultimo Rapporto, sperimentandola anche sul terreno della economicità pubblica”.