Falso allarme bomba in aeroporto a Olbia: individuato il responsabile

di Davide Mosca
OLBIA. Un giorno di "straordinaria" follia. E' proprio il caso di dirlo, perché in aeroporto a Olbia, una cosa del genere in tanti anni non era mai successa. Una chiamata al numero unico per le emergenze 112. Rispondono i carabinieri, dall'altra parte del telefono un uomo con accento sardo: «C'è una bomba sull'aereo Milano-Olbia». I militari senza pensarci due volte fanno scattare subito le procedure di sicurezza e avvisano gli uomini della Polaria ai quali spetta la sicurezza dell'aeroporto e il management della Geasar, la società che gestisce l'aeroporto. In pochi minuti viene evacuato l'aeroporto, centinaia le persone fuori in apprensione e in attesa di notizie, voli sospesi, varchi presidiati dalla polizia, artificieri e cani anti esplosivi in azione sulla pista per verificare i bagagli a bordo dell'aeromobile di linea Aeroitalia atterrato da Milano Linate a Olbia. La ricerca per fortuna ha dato esito negativo, cessata l'emergenza i passeggeri hanno potuto riaccedere all'interno dello scalo e partire sui voli programmati che hanno subito solo notevoli ritardi. Nella serata di ieri erano in programma partenze verso destinazioni internazionali, Germania e Svizzera, ma anche collegamenti interni verso Romas e Milano. Tutto è filato liscio dimostrano il corretto funzionamento dell'apparato di sicurezza aeroportuale, ma il responsabile non la passerò liscia. I carabinieri infatti avrebbero già l'identikit dell'uomo e lo avrebbero raggiunto per interrogarlo sull'episodio. Si tratterebbe in un 40enne di Iglesias, già noto alle forze dell'ordine per precedenti di polizia, che ora dovrà rispondere del reato di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Un episodio gravissimo considerata anche l'apprensione generale per l'allarme terrorismo che imperversa in tutta Europa. Sgomberato anche il Polo Universitario presente al primo piano dello scalo gallurese. Sconcerto per l'accaduto da parte del management di Geasar che però ha potuto registrare il corretto funzionamento della macchina della sicurezza aeroportuale e constatare anche il buon senso dei passeggeri che hanno capito subito la problematica grazie ad una corretta informazione che ha evitato inutili tensioni e problemi di ordine pubblico.

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