Contratti: Confcommercio, proposta sindacati si avvicina più al passato

economia
AdnKronos
Roma, 21 gen. (AdnKronos) - "Nella proposta sindacale si torna a ragionare su un ruolo del contratto nazionale che si avvicina più al passato che al presente, con una visione di doppio livello contrattuale quale sommatoria di costi e di regole, anch’essa già superata nei fatti dagli attuali contratti". A sostenerlo è la Confcommercio commentando la proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil per la riforma contrattuale. "Dopo una fase di divisioni e distinzioni -sottolinea Confcommercio- va apprezzato il fatto che si tratti di una proposta unitaria, cosi come l’intento, peraltro espressamente dichiarato, di evitare interventi legislativi su una materia che appartiene alle parti sociali". L’intervento del Governo che per legge dovesse sottrarre alle parti la determinazione di aspetti fondamentali della contrattazione "è infatti un atto che va scongiurato perché, lungi dal determinare evoluzioni positive avrebbe quale principale risultato quello di uno svilimento del ruolo e della funzione dei corpi intermedi che, in una democrazia compiuta e moderna è, e deve rimanere, insostituibile".Da sempre Confcommercio sostiene che il salario minimo per legge "porterebbe con sé un elevato rischio di alterazione degli equilibri economici, sottraendo al contratto collettivo nazionale la competenza sulla retribuzione minima che si determina come risultato di un accordo complessivo e non come automatismo. La materia dei contratti va quindi lasciata alla totale autonomia delle parti sociali, le sole in grado di trovare quegli equilibri che giustificano un accordo".

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