
Milano, 21 gen. - (AdnKronos) - La vicenda della presunta evasione fiscale a carico degli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana (già assolti, ndr) finisce definitivamente con un'ultima assoluzione piena. In mattinata i giudici della terza corte d'appello di Milano hanno infatti assolto "perchè il fatto non sussite" anche l'ultimo degli indagati di una vicenda che si è protratta per oltre otto anni. Si tratta di Alfonso Dolce, fratello di Domenico e amministratore della Gado, la società al centro del procedimento. Ai due stilisti, che la Cassazione ha assolto il 24 ottobre del 2014 dalle accuse, veniva contestata una presunta evasione fiscale che sarebbe stata realizzata, secondo l’inchiesta, con una “estero-vestizione“. Secondo gli inquirenti gli stilisti avrebbero creato in Lussemburgo, nel 2004, la Gado, una società ritenuta fittizia e funzionale ad ottenere vantaggi fiscali. Il tema di fondo ruotava proprio attorno al dubbio se la società fosse stata costituita artificiosamente all’estero, o se si poteva ritenere che la Gado avesse un’effettiva operatività.La Cassazione, che nell'autunno del 2014 aveva assolto Stefano Dolce e Domenico Gabbana insieme al commercialista Luciano Patelli e i manager Cristina Ruella e Giuseppe Minoni, aveva però annullato con rinvio la posizione di Alfonso Dolce, che ha affrontato un nuovo giudizio a Milano nonostante il suo procedimento fosse ormai prescritto. E anche per l'amministratore, difeso dagli avvocati Massimo Dinoia e Riccardo Olivo, oggi è arrivata l'assoluzione con formula piena, chiesta peraltro anche dall'accusa, il sostituto procuratore generale Gaetano Santamaria.
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