
Milano, 21 gen. - (AdnKronos) - Complessivamente in Italia circa il 41% delle imprese, con almeno 10 addetti, ha effettuato vendite o acquisti on line, in termini assoluti si tratta di circa 86mila attività. Percentuale che sale fino al 49% per le attività del Friuli- Venezia Giulia e scende al 29% per quelle con sede in Abruzzo. Una crescita significativa rispetto a cinque anni fa, quando la percentuale delle imprese italiane che usavano il web per vendere o acquistare si fermava al 37%. In valori assoluti si tratta di 3mila imprese in più. E' quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Istat e Eurostat (anni 2010-2015). Le imprese italiane usano il web soprattutto per acquistare (circa 38%) più che per vendere (10%). Rispetto ai dati europei, infatti, le imprese italiane si collocano nella media per gli acquisti elettronici ma ben al di sotto per le vendite. Il 20% delle imprese europee vende on line, contro appunto il 10% italiano. Così come si ferma sotto la media dell’area Euro il valore delle vendite on line, 9% sul totale contro il 16% europeo. I settori che vendono di più on line sono le attività editoriali (l’82% ha venduto sul web), le imprese della ricettività tra alberghi, pensioni e b&b (62%) e le agenzie di viaggio e i tour operator (35%). Le imprese dell’alloggio devono alla rete oltre il 21% del totale delle vendite.
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