
(AdnKronos) - Anche la variazione delle sofferenze per classi di grandezza registrata nell’ultimo anno (settembre 2014 sullo stesso mese del 2015) è stata rilevante. Se per i piccoli prestiti fino 500 mila euro le sofferenze hanno superato i 54,6 miliardi, con un aumento del 2,9 per cento, gli impieghi medio-grandi (500 mila euro in su) hanno toccato quota 129,7 miliardi, con una variazione che è stata del 15,1 per cento: 17 miliardi di euro in più in un anno che spiegano il 92 per cento dell’incremento complessivo delle sofferenze, pari a 18,5 miliardi di euro. Scendendo nel dettaglio, osserviamo che le sofferenze sotto i 125.000 euro, ascrivibili in massima parte alle piccole attività produttive/commerciali e alle famiglie, presentano una variazione annua negativa fino alla soglia dei 75.000 euro, mentre sono aumentate di appena lo 0,8 per cento quelle comprese tra i 75 e i 125 mila euro e del +7 per cento nell’intervallo tra i 250 e i 500 mila euro. Per contro, invece, tra i 500.000 e il milione di euro l’aumento è stato del 9,7 per cento, tra un milione e 2,5 milioni abbiamo assistito ad un incremento del 13,5 per cento, tra i 2,5 milioni e i 5 e dai 5 ai 25 milioni addirittura del 17,6 per cento.
Leggi anche