M5S: addio voti online? Costi frenano democrazia diretta Casaleggio/Adnkronos (3)

politica
AdnKronos
(AdnKronos) - Costi, a buon guardare, non proibitivi ma comunque non bruscolini. Anche perché i bilanci dei gruppi parlamentari del Movimento sono in affanno, alla Camera come al Senato, causa l'emorragia di deputati e senatori da inizio legislatura, con ben 37 addii tra Montecitorio (18) e Palazzo Madama (19). Anche se, tra i 5 Stelle, c'è chi fa notare che le risorse potrebbero essere trovate anche tra le donazioni di attivisti e simpatizzanti, linfa vitale per il Movimento di Grillo e Casaleggio.Di fatto, però, il sogno per certi versi utopistico della democrazia diretta deve fare i conti con una variabile di non poco conto, il portafoglio. Numeri alla mano, la prima votazione online risale al dicembre 2012, da allora sul blog di Grillo ne sono state fatte circa una settantina, per una media di due votazioni al mese. Di queste, solo una piccolissima parte è stata certificata da una società esterna. "A riprova - sostiene una fonte interna al Movimento - che l'umore della Rete volendo si sonda, anche a costo di dover fare a meno del 'bollino di qualità'. Sulla libertà di coscienza alle stepchild adoption c'era sia il tempo che la possibilità di lascia decidere la base, ma quella, checché ne dica Di Battista, è un'altra storia...".

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