
Padova, 22 feb. (AdnKronos) - "Non c'è stata nessuna telefonata da parte di Meriem. A me non è arrivata nessuna telefonata, e nemmeno ad altri parenti, perché non ne abbiamo altri in Italia". Così il padre di Meriem, 19 anni, fuggita in Siria la scorsa estate, sembra per combattere con l’Isis, a SkyTg24, dalla sua casa di Arzergrande nel padovano, smentisce decisamente le notizie apparse oggi sulla stampa di una presunta telefonata della figlia che avrebbe detto di essersi pentita e di voler tornare a casa. Ma, soprattutto, il padre di Meriem chiede "cortesemente che scenda in silenzio sulla vicenda" perché "queste notizie aumentano enormemente il rischio per Meriem e anche per la nostra famiglia: io ho altri figli, chiedo il silenzio, e di essere lasciato in pace, cortesemente", spiega assicurando poi che se "Meriem torna a casa io avrò le braccia aperte nell'accoglierla: ma - ripete più volte - vi chiedo cortesemente di far scendere il silenzio su questa vicenda, perché queste cose possono fare male anche a noi". Contro la famiglia infatti potrebbe scatenarsi la reazione degli estremisti islamici.
Leggi anche