Agricoltura: Coldiretti Vicenza, stop ad invasione grano straniero

economia
AdnKronos
Vicenza, 24 feb. (AdnKronos) - Anche nel Vicentino fa capolino il grano d’oltrefrontiera, che si trasforma in pane, in particolare sugli scaffali della grande distribuzione, che promuove a gran voce pane fresco tutti i giorni, traendo in inganno il consumatore finale, non sempre in grado di distinguere tra le diverse tipologie di prodotto e, soprattutto indotto in inganno da una comunicazione battente ed efficace. Sono questi i presupposti che hanno portato ad osservare come dal grano al pane i prezzi aumentano del 1450%, con il grano che è oggi pagato come trent’anni fa, su livelli al di sotto dei costi di produzione attuali. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti presentata in occasione della mobilitazione degli agricoltori al porto di Bari, dove sbarca grano straniero destinato a produrre pane e pasta senza alcuna indicazione in etichetta sulla reale origine. “Nel 2015 sono più che quadruplicati gli arrivi di grano dall’Ucraina, per un totale di oltre 600 milioni di chili e praticamente raddoppiati quelli dalla Turchia, per un totale di circa 50 milioni di chili – spiegano il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù – e questo non può che allarmarci sulla sopravvivenza delle nostre aziende, che producono con metodi tradizionali e rispettosi dei processi naturali, dalla lievitazione alla produzione stessa del grano, che comportano sacrifici, in termini di tempo ed economici, che la grande distribuzione non sostiene”.

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