(AdnKronos) - L’uomo era al vertice di un sodalizio criminale capace di gestire e introdurre nel territorio nazionale ingenti quantitativi di cocaina, oltre 200 chilogrammi al mese, proveniente dal Sudamerica, via Lisbona-Madrid. L'attività delle fiamme gialle non si era conclusa con l'arresto del boss. Sin dalla primavera 2015, infatti, sono stati condotti alcuni accertamenti economico-patrimoniali dai quali è emerso che l'uomo, oltre ad essere gravato da numerosi precedenti penali e di polizia specifici nel settore degli stupefacenti che consentivano di qualificarlo come 'soggetto socialmente pericoloso', aveva anche dichiarato un reddito sproporzionato con il patrimonio detenuto e l’attività economica svolta. Per questo è stata inviata alla procura di Padova la richiesta di applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale.
Leggi anche