
Roma, 25 feb. (AdnKronos) - Arrivano segnali positivi dal commercio e dalle costruzioni ma il calo dell'export pesa sull'industria. E' quanto sostiene, in sintesi, Paolo Mameli, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo commentando i dati Istat diffusi oggi. Il calo della fiducia dei consumatori di febbraio e la flessione su base mensile delle vendite al dettaglio di dicembre, rileva Mameli, "non appaiono preoccupanti, anche alla luce del recupero della fiducia delle imprese nel settore del commercio: per il morale dei consumatori si tratta di una correzione 'fisiologica' da un massimo pluriennale, e lo shock sui prezzi energetici sembra poter continuare ad alimentare un recupero di potere d’acquisto delle famiglie; in altri termini, ci aspettiamo che la spesa per consumi possa essere anche nel 2016 il principale motore di crescita dell’economia italiana". Il rimbalzo della fiducia nelle costruzioni, sottolinea, "conferma i primi segnali di ripresa del settore che si erano visti nei mesi scorsi (la produzione nelle costruzioni è cresciuta dell’1,2% t/t nell’ultimo trimestre del 2015: si tratta di un record da 5 anni e mezzo)".
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