Ambiente: S&D, no a estensione licenza Ue glifosato

economia
AdnKronos
Bruxelles, 3 mar. (AdnKronos) - I Socialisti e Democratici, tra i principali gruppi del Parlamento Europeo, vogliono bloccare una proposta della Commissione Europea per estendere l'autorizzazione per l'utilizzo del glifosato, una sostanza utilizzata come diserbante in tutto il mondo che, secondo l'Oms, è probabilmente cancerogeno per l'uomo. Lo comunica il gruppo S&D.L'attuale licenza per il glifosato nell'Ue scadrà nel prossimo giugno, e il comitato di esperti della Commissione Europea voterà lunedì prossimo, 7 marzo, per decidere se estenderla o meno. Il parlamentare europeo Pavel Poc, portavoce dei Socialisti e Democratici sul glifosato, ha inviato oggi una lettera alla Commissione Europea, chiedendo di posporre qualsiasi decisione, almeno fino a quando l'Europarlamento non prenderà una posizione formale su questo argomento, in un processo di esame che è tuttora in corso.Per Poc "ci sono opinioni contrastanti riguardo al glifosato, con un'agenzia dell'Organizzazione Mondiale del Commercio che avverte dei potenziali danni per la salute umana, e l'Efsa (European Food Safety Authority) che sostiene che non c'è alcun pericolo, basandosi su studi non pubblicati. E' una situazione modello per applicare il principio di precauzione, previsto dai trattati europei"."E' assolutamente inaccettabile - continua Poc - rinnovare l'autorizzazione del glifosato per altri 15 anni, come proposto dalla Commissione, quando in realtà dovremmo discutere un bando di questa sostanza pericolosa. Dobbiamo scoprire la verità prima di prendere una decisione definitiva. E' in gioco la salute dei cittadini"."Non dovremmo cedere ad alcuna pressione dell'industria quando è in gioco la salute pubblica - continua la vicepresidente degli S&D Kathleen Van Brempt - il glifosato è utilizzato in maniera estensiva in agricoltura, nei parchi cittadini e nei parchi giochi. Grandi multinazionali come Monsanto lo vendono con altri nomi, come il marchio Roundup. La salute pubblica non è negoziabile e non deve essere compromessa da alcun interesse commerciale, quindi aspettiamo fino a che il Parlamento non avrà fatto il suo lavoro".

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