
Roma, 4 mar. (AdnKronos) - "Con l’approvazione preliminare del Codice Appalti da parte del Cdm si segna un passo storico nella modernizzazione del sistema degli appalti pubblici in Italia, con, finalmente, una disciplina che ci avvicina al resto del mondo investendo sulla qualità, sulla trasparenza e sulla responsabilità". Ad affermarlo in una nota è Dino Piacentini, il presidente di Aniem, l’Associazione delle pmi edili di Confimi Industria, all’indomani dell’approvazione del provvedimento che passa ora all’esame delle Commissioni Parlamentari."Fin dall’inizio delle discussioni e delle audizioni istituzionali sul recepimento delle direttive europee -aggiunge- avevamo chiesto una riforma radicale, un approccio metodologico diverso rispetto al passato, una normativa più leggera che mirasse a far emergere la capacità del fare delle nostre aziende, gli investimenti, le specializzazioni, le soluzioni progettuali più idonee in un ambito di maggiore trasparenza e di valorizzazione della qualità rispetto al prezzo". Oggi, sottolinea Piacentini, "siamo soddisfatti di una disciplina più improntata al soft law, attenta ad una qualificazione reale degli operatori fondata sulla dimostrazione delle loro capacità e potenzialità, ma anche della loro storia e dei loro comportamenti, così come accogliamo finalmente con piacere un progetto serio di professionalizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti, dalla verifica dei requisiti per bandire una gara alla composizione delle commissioni giudicatrici".
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