
Roma, 7 mar. (AdnKronos) - "20 anni fa, il 7 marzo 1996, entrava in vigore la legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Quella legge, fortemente voluta dalle associazioni impegnate nella lotta alla criminalità, e sostenuta da noi magistrati, fu un grande successo e assestò un durissimo colpo ai patrimoni delle cosche: moltissimi luoghi che prima erano dominio dei boss sono diventati simbolo di legalità e, soprattutto, di rinascita economica e sociale". Lo scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, su Facebook."In pochissimi casi qualcuno, senza nessuno scrupolo, ha gestito dei beni confiscati violando le regole per interesse personale. Non possiamo abbassare la guardia o negare l'esistenza di questi episodi, ma ciò non può oscurare lo straordinario lavoro che moltissimi cittadini e altrettante realtà sociali hanno svolto, un impegno che troppo spesso è stato sottovalutato", aggiunge."Recentemente ho incontrato, qui in Senato, una delegazione di associazioni che mi ha chiesto di velocizzare i lavori del Disegno di Legge he, tra le altre cose, modificherà la disciplina dei beni confiscati: ho garantito, come sempre, il mio impegno su questo tema. Mi auguro che l'Aula possa presto esaminare questo provvedimento per dare nuova energia a chi si impegna per combattere le mafie", conclude Grasso.
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