
(AdnKronos) - Roma. No ad una concorrenza tra welfare e salario di produttività. A dirlo è il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, in una nota. "È bene ricordare agli smemorati - dice - che tra il 2008 e il 2011 abbiamo avuto un regime di tassazione agevolata al 10% definitivo dei salari di produttività fino a 6000 euro annui per una platea di lavoratori con reddito fino a 40 mila euro". "Nell'ultimo anno - prosegue Sacconi - questa agevolazione costo' al bilancio dello Stato circa 1,3 mld. Ora si torna ad applicare la stessa aliquota ad una platea con reddito fino a 50 mila euro ma nel limite di soli 2500, invece di 6000, di reddito variabile. Molti accordi come quelli Fiat utilizzarono questi benefici nei processi di riorganizzazione. Il decreto ministeriale dovrà ora chiarire anche il rapporto tra questo regime e le prestazioni sociali erogate dall'azienda in base ad accordi". "Un mio emendamento approvato ha strutturalmente, e quindi senza limiti, azzerato ogni tassazione di queste prestazioni per cui - sottolinea il presidente della Commissione Lavoro - non dovrebbero porsi in concorrenza con la detassazione del salario di produttività".
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