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AdnKronos
Milano, 26 mar. (AdnKronos) - Difficilmente la Banca centrale europea riuscirà a raggiungere il target di inflazione, fissata sotto ma vicino al 2%. Gli ultimi interventi approvati, come i tassi negativi e l'estensione del Quantitative easing, non basteranno a centrare l'obiettivo e la Bce dovrà fare ancora di più. E' quanto afferma Gareth Isaac, Fixed Income Fund Manager, di Schroders. In un rapporto il gestore sottolinea che "la reazione immediata del mercato alle ultime misure di allentamento monetario annunciate dalla Banca centrale europea è stata in un certo modo contro-intuitiva. La maggior parte degli investitori è abituata ad assistere al calo degli yield obbligazionari dopo un accomodamento monetario maggiore delle attese, ma in questo caso, i rendimenti dei Bund a 5 e 10 anni sono saliti rapidamente".Questo perché i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi avevano già raggiunto livelli "estremamente bassi in scia al tono di mercato fermamente avverso al rischio che ha caratterizzato gennaio e febbraio. Le ultime misure di sostegno della Bce hanno offerto sollievo ai mercati e di conseguenza 'il premio per la sicurezza' incluso nelle valutazioni dei Bund si è ridotto", spiega. "Ci sono pochi dubbi -continua Isaac- che gli ultimi passi fatti dal presidente della Bce, Mario Draghi, siano positivi per i mercati finanziari. La prima fase dell’acquisto di asset della Bce, a inizio 2015, è stata focalizzata sull’acquisto di titoli governativi. Ciò ha spinto i prezzi dei titoli di Stato al rialzo e ha indirizzato gli investitori verso asset più rischiosi per sostituire il rendimento perso".

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