
Roma, 31 mar. (AdnKronos) - A marzo l'Italia continua ad essere in deflazione e "il dato più significativo è il crollo dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto". Ma "al di là delle ragioni di questa caduta, i consumi ancora fermi, il rallentamento dei prezzi consente di ridare capacità di acquisto alle famiglie. E', quindi, una buona notizia. Cause negative, insomma, ma gli effetti sul portafoglio delle famiglie sono decisamente positivi". Ad affermarlo è Massimiliano Dona, segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat.Secondo i calcoli dell'Unc, la discesa dell'1,1% dei prezzi dei beni acquistati più frequentemente, consente di risparmiare, in termini di minor del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 172 euro su base annua. Una coppia con 1 figlio spenderà, invece, 159 euro in meno nei dodici mesi, un pensionato con più di 65 anni sborserà 86 euro in meno, -93 euro un single con meno di 35 anni, -127 euro una coppia senza figli con meno di 35 anni.
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