Roma, 1 apr. (AdnKronos) - “Il pregiudizio regna, sono sbalordito, ma fiducioso”. E’ il commento di Danilo Coppola dopo la pronuncia odierna del Tribunale di Roma. “La sentenza - dichiara in una nota - è stata pronunciata su società fallite, su istanza della sola Procura, durante la mia custodia cautelare nel 2007, in relazione a potenziali debiti fiscali in ordine ai quali l’Agenzia delle Entrate non aveva ancora richiesto nessun pagamento. Tali società, già nel 2009, erano ritornate tutte in bonis previo pagamento di importi rilevanti (circa 160 milioni di euro), all’ esito dei quali la stessa Agenzia delle Entrate aveva dichiarato che ogni debito era stato estinto”.
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