Mistral Air: M5S, Governo si pronunci su futuro lavoratori

economia
AdnKronos
Roma, 1 par. (AdnKronos) - “Il Governo si pronunci sul futuro deilavoratori della Mistral Air, unica compagnia aerea a capitale italiano operante nel settore merci acquisita nel 2002 dal Gruppo Poste Italiane. Poste è successivamente entrata con un cospicuo capitale in Alitalia e contestualmente quest’ultima ha instaurato una partnership con Mistral Air. Cosa succede poi con l’ingresso di Etihad in Alitalia? La nuova Alitalia-Etihad sospende tutti i contratti con la Mistral Air che ora rischia di chiudere confermando così l’allarme lanciato già anni fa dal MoVimento 5 stelle”. È questo, in sintesi, in contenuto di un’interrogazione dei deputati 5stelle della Commissione Trasporti rivolta al Governo. “Era ottobre 2013 - commenta Diego De Lorenzis, capogruppo M5Sdella Commissione Trasporti e primo firmatario dell’interrogazione – quando contestammo duramente il progetto integrato di Poste, proposto dall’allora amministratore delegato, Sarmi, in audizione alla Camera, in merito ai rapporti con Alitalia in quanto ci sembrava superficiale e raffazzonato. Nessuna traccia di un solido e duraturo piano finanziario su quella che doveva essere la sinergia tra Poste e Alitalia che coinvolgeva direttamente Mistral Air. Ora gli eventi sembrano darci ragione". "All’epoca - ricordano i parlamentari - avevamo subito evidenziato alcune criticità nel cambiare la vocazione di Mistral Air da voli charter a voli di linea per conto di Alitalia, legando la sua stessa esistenza a quest’ultima che ora invece utilizzerà compagnie straniere,tra cui Etihad-regional. Inoltre, Mistral Air non ha un piano economico indipendente da Alitalia e sembra destinata a morire, tutto ciò nel silenzio di Poste che sembra guardare passivamente la morte di una sua controllata”. “È inaccettabile che il Governo non spieghi agli italiani la strategia industriale di aziende ad oggi a totale controllo pubblico come Poste Italiane e non risponda delle scelte operate in passato su Alitalia che oggi sono la probabile causa della perdita di posti di lavoro nel nostro Paese”.

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