
Parigi, 5 apr. (AdnKronos) - Il fallimento della trattativa tra Orange e Bouygues Telecom in vista di una fusione "è un appuntamento mancato per il Paese. Era una vera opportunità per i due gruppi, per l'investimento e l'occupazione nel settore". Ad affermarlo, in un'intervista a 'Challenges', è il Ceo di Orange, Stéphane Richard tornando a parlare della trattativa fallita tra i due gruppi alcuni giorni fa. "Eravamo ad un passo di riuscire anche se sapevamo che si trattava di un'operazione molto complessa che faceva intervenire quattro attori più lo Stato con un rischio di esecuzione dell'operazione elevato", sottolinea ancora Richard.Inoltre, rileva il Ceo di Orange, "le lungaggini delle procedure di istruzione aprivano un periodo di incertezza e facevano pesare restrizioni e rischi complessi da gestire: abbiamo passato lo stesso tempo a cercare di anticipare le reazioni dell'Autorità per la concorrenza che a metterci d'accordo tra di noi". Richard non individua un solo responsabile. "C'è una pluralità di cause" che hanno portato al fallimento della trattativa. "Alcuni -sottolinea il Ceo di Orange- hanno sotto stimato le difficoltà di trasformazione, altri hanno esagerato. Lo Stato forse ha pensato che Bouygues trattava le spalle contro il muro. Ognuno la sua parte di responsabilità. Per conto nostro abbiamo condotto queste trattative con professionalità, impegno ed etica. Credo che tutti lo riconoscono oggi".
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