Referendum: Filctem, da vittoria sì rischi occupazionali a Ravenna

economia
AdnKronos
Roma, 5 apr. (AdnKronos) - Un'eventuale vittoria del Sì al referendum del 17 aprile comporterebbe per Ravenna "un' immediata ripercussione sul piano occupazionale, che già registra 900 posti di lavoro persi nel 2015 per la progressiva sospensione delle attività a mare dovute alla grande difficoltà per il basso prezzo del petrolio, fino allo smantellamento del patrimonio occupazionale, economico e professionale nel giro di pochi anni". A suonare il campanello d'allarme è la Filctem - Cgil ricordando che Ravenna "è la sede del più importante distretto energetico italiano, tra i più importanti al mondo, un vero e proprio hub cresciuto attorno alla base Eni di Marina di Ravenna, attiva fin dagli anni '50". Attualmente al DICS Eni Upstream (Distretto centro settentrionale), rileva il sindacato, "lavorano 550 persone, ma se prendiamo in esame la totalità dei lavoratori coinvolti, includendo le grandi multinazionali specializzate (Baker Hughes, Schlumberger, Halliburton, Saipem, HydroDrilling) e le numerose aziende contrattiste il numero di occupati medi degli ultimi cinque anni supera le 6000 unità". Il comparto oil&gas facente capo a Ravenna, sottolinea la Filctem, "è un crogiolo di competenze appartenenti a quasi tutti i settori occupazionali: energetico, naturalmente, ma anche metalmeccanico, chimico, edile, logistico, trasporti, servizi, pesca e turismo".

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