Referendum: Filctem, da vittoria sì rischi occupazionali a Ravenna (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - In totale nel 2014, dipendenti Eni a parte, rileva il sindacato, si tratta di oltre 500 aziende che hanno fornito 4.121.860 ore di lavoro. La sinergia positiva ha creato competenze al vertice mondiale nel campo della ricerca, esplorazione e coltivazione di giacimenti, ma anche eccellenze nell'ambito delle costruzioni di piattaforme, strumentazione, movimentazione e posa infrastrutture in condizioni estreme. "Che rischia - dice Emilio Miceli, segretario generale Filctem-Cgil - un depotenziamento derivante dagli effetti di un risultato in senso abrogativo del referendum, facendo venir meno la centralità di un distretto che è cresciuto e si è qualificato proprio perchè sede di ricerche, esplorazioni, estrazioni nel mare Adriatico". Il 59% del totale nazionale di gas è ubicato in mare e in particolare il 40% nella zona A (Veneto, Emilia-Romagna). Nel medio e alto Adriatico non esistono giacimenti conosciuti di petrolio. Nelle aree di mare prospicienti l’Emilia-Romagna viene prodotto il 23% della produzione annua nazionale, corrispondente a 1,7 miliardi di Sm3. Sono attualmente in corso 27 concessioni, con 43 piattaforme e 113 pozzi attualmente in produzione. 21 concessioni ricadono nell’area entro le 12 miglia, quindi soggette agli esiti referendari, per una produzione di circa 1 miliardo di Sm3 all’anno, il 58% del distretto emiliano-romagnolo. Delle 21 concessioni entro le 12 miglia: 5 sono già scadute; 9 scadranno tra il 2016 ed il 2019; 7 in scadenza tra 2024 e 2027. Alcuni lavoratori hanno aperto la pagina Facebook 'I lavoratori invisibili dell'oil&gas', che in poche settimane è arrivata a sfiorare i 3000 'like' e le foto dei volti dei lavoratori di tutte le aziende che per generazioni hanno assicurato la sicurezza e la piena compatibilità ambientale delle attività di ricerca ed estrattive.

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