Inchiesta petrolio: M5S, no differenza tra ministri e camorristi

politica
AdnKronos
Roma, 8 apr. (AdnKronos) - "Lo scandalo Trivellopoli si allarga a macchia di petrolio. Non è quello che ci vuole far credere il Pd e il governo, con il ministro Guidi" coinvolta e costretta al passo indietro, "ma un vero e proprio sistema mafioso che opera nella stessa maniera della criminalità organizzata. Non c'è nessuna differenza tra i camorristi e questi governanti". E' l'accusa, pesantissima, mossa in conferenza stampa alla Camera da Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S.Per i grillini, che oggi tornano a chiedere l'incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per quella che definiscono una "nuova tangentopoli", l'emendamento Total "non sarebbe stato mai e poi mai fatto passare se non ci fosse stato il coinvolgimento di figure fondamentali". Sibilia snocciola i nomi, da Lotti a De Vincenti, passando per la ministra Boschi che "realizza il ricatto, dicendo alla sua maggioranza: 'o votate l'emendamento pro-Total o a casa'" poiché "grazie al M5S, quell'emendamento viene bloccato in un primo momento, alle 4 di notte, perché il Parlamento non se l'era sentita di votarlo"."Il tentacolo di questo scandalo - incalza Sibilia - si allarga così tanto che oggi coinvolge anche il ministro Delrio, tramite il loquace, chiacchierone compagno della Guidi". Dunque il grillino si sofferma sulle presunte foto che ritrarrebbero il ministro "con mafiosi cutresi. Parliamo di un governo che dovrebbe fare gli interesse cittadini, ma questi si sono sottratti al loro dovere, sono tutti delinquenti".

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