
Roma, 14 apr. (AdnKronos) - "Io sono lombardo, e quindi nella mia Regione non avverto direttamente il problema delle trivelle, tuttavia domenica andrò a votare e voterò convintamente per il sì, perché in un Paese come il nostro, che grazie allo sviluppo delle sue coste vive sempre di più di turismo, mi sembra allucinante mantenere questi impianti estrattivi, anche dopo la scadenza delle concessioni, che rovinano le nostre spiagge e sono il simbolo di chi ha lucrato alle nostre spalle traendo enormi profitti". Lo annuncia Roberto Calderoli della Lega."Perché il punto è proprio questo: chi è che ci perderebbe di più a non poter prorogare le concessioni di questi impianti di trivellazione dopo la scadenza delle loro concessioni? Principalmente Eni, che rischia di perdere ben 76 impianti sui 92 coinvolti da questo referendum, e a seguire Edison che ne ha 15 di questi impianti. E chi c’è al fianco di questi poteri forti? Chi ha chiesto ai cittadini di non partecipare al voto per far fallire il referendum?", osserva. "Nell’ordine il Pd, il suo segretario, nonché premier, Renzi e buon ultimo oggi anche il presidente emerito Napolitano, che ha definito pretestuosa e inconsistente questa iniziativa referendaria. Poi questa vicenda delle trivelle in qualche modo si incrocia con quella del petrolio in Basilicata, altra vicenda che riguarda il Governo Renzi e i soliti poteri forti: perché di chi è l’impianto che è stato bloccato, con arresti di dirigenti e funzionari, dai magistrati nel recente scandalo trivelle di ‘Tempa rossa’? Per cui, in attesa che la magistratura faccia il suo corso, io convintamente andrò a votare per il sì e spero lo facciano anche i gli altri cittadini lombardi, e tutti gli italiani", conclude Calderoli.
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