Palermo, 15 apr. (AdnKronos) - "Un tragico spaccato di prevaricazioni e sofferenze". È quanto è emerso dalle indagini della Squadra mobile e della Guardia di finanza di Palermo, che hanno fermato tre scafisti, due senegalesi e di un gambiano, in occasione dello sbarco, mercoledì scorso, di circa 900 migranti nel capoluogo siciliano. Violenze patite soprattutto nelle fasi preparatorie del viaggio per raggiungere le coste italiane, spiegano gli investigatori.Prima la segregazione all’interno di un casolare nell’entroterra di Sabrata, a circa due miglia dalle spiagge. Ammassati in stanze e guardati a vista da vigilanti armati. Poi la traversata in condizioni precarie, ammassati uno sull’altro sui gommoni. "Anche dopo la partenza dalla spiaggia, per 5/6 ore e, comunque, fino all’avvistamento in lontananza della motonave dei soccorsi – dicono gli investigatori -, i gommoni venivano seguiti da altre imbarcazioni con uomini libici armati". Un viaggio per il quale ciascun migrante ha versato a trafficanti senza scrupoli tra i 1.200 e i 3.500 euro.