
(AdnKronos) - (AdnKronos) - La vendita di C.P. Company, (marchio fondato da Massimo Osti ceduto nel 2010 dalla Sportswear company di Carlo Rivetti a Fgf Industry) ai cinesi di Trivision international, "è servita a due cose: innanzitutto - spiega Fusco - al fatto che ora ci possiamo concentrare al 100% su Blauer, quindi sulla vendita mondiale. Ad oggi il fatturato di Blauer è in Europa ed esclude paesi come America, Giappone, Corea. In Svezia, Danimarca e Inghilterra prima non vendevamo. Quindi lì ci siamo concentrati e ora guardiamo alla distribuzione mondiale".Primo step, Stati Uniti: "faremo un joint venture con un partner con cui stiamo trattando, per poi distribuire. Al momento abbiamo iniziato a vendere in Canada, come test, perché in America se ti sbagli ti bruci.". Fusco ammette che il momento "checché ne dica Renzi" non è facile: "vediamo la flessione generale, la gente aspetta i saldi e non compera". Ma, fortunatamente, "il nostro prodotto sta funzionando e ci auguriamo che ancora per un po' di anni si possa andare avanti con un incremento". Resta il fatto che "il mio obiettivo è fare diventare Blauer un marchio conosciuto in tutto il mondo. Questo l'obiettivo e lo sforzo che facciamo e faremo con investimenti abbastanza importanti. La vendita di C.P ci permette di avere anche una certa tranquillità. L'America è il primo paese, anche se in realtà abbiamo cominciato dal Canada ma dalla fall winter prossima sicuramente inzieremo vendere anche nel resto degli Usa. In ogni caso l'investimento per aprire una struttura minima in un anno è almeno di un milione di euro. Se dobbiamo fare lo stesso ragionamento in Giappone e Usa, credo che tra il 2016 e il 2017 l'investimento sarà di tre milioni di euro solo per questi due mercati".
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