
Roma, 22 giu. (AdnKronos) - Nei primi cinque mesi del 2016 i consumi petroliferi sono apparsi in leggera crescita, con un progresso dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2015. E' quanto emerge dalla relazione annuale dell'Unione Petrolifera che è stata illustrata oggi a Roma dal presidente, Claudio Spinaci. Il gasolio si conferma il principale prodotto autotrazione con circa il 39% dei volumi totali consumati,seguito dalla benzina con il 13%.In base alle previsioni elaborate da Up, la domanda di energia nel 2020 dovrebbe attestarsi intorno ai 165Mtep per poi salire a 169 nel 2030, grazie al recupero dell’attività economica. Nel 2022 - 2023 torneremo ai valori del Pil ante crisi, ma consumeremo oltre 20Mtep in meno di energia.Il petrolio (prodotti petroliferi) rimarrà la prima fonte sino al 2019 (con un peso del 34,5%) per poi essere superata dal gas (35,4%), ma mantenendo una quota ancora attorno al 32‐33% sino al 2030. Tra il 1990 e il 2015 le emissioni di CO2 da Petrolio sono scese di 103Mton (‐41%) e nel periodo 2010‐30 dovrebbero calare di altri 44Mton(‐25%), anche grazie alle mutate abitudini dei consumatori, all’efficienza dei motori a combustione interna e al contributo dei biocarburanti, che raddoppierà nei prossimi 15 anni.
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