Senato: presidenza Affari costituzionali 'congelata' fino a Consulta

politica
AdnKronos
Roma, 10 gen. (AdnKronos) - La sostituzione di Anna Finocchiaro alla guida della commissione Affari costituzionali potrebbe essere 'congelata' fino alla sentenza della Consulta sull'Italicum. E' questo l'orientamento che prevale in ambienti parlamentari Pd. La casella è piuttosto delicata e il pronunciamento della Corte costituzionale potrebbe incidere non poco sulla scelta. Un conto, si spiega, è che si debba fare una nuova legge elettorale e in questo caso la presidenza della commissione diventa strategica per il Pd. Un conto, e questo sarebbe nei desiderata dell'inner circle renziano, è che la sentenza sia autoapplicativa. Che non ci sia bisogno, insomma, di una nuova legge o che bastino al massimo pochi aggiustamenti. Se le cose andassero così, la casella diventerebbe meno pesante. A quel punto si potrebbe nominare la capogruppo Pd in commissione, Doris Lo Moro, candidata 'naturale' alla successione ma membro della minoranza Pd. Per questo l'orientamento è quello di congelare tutto fino a fine gennaio. Al momento resta in pole il nome di Vannino Chiti. Nel caso, il senatore dovrebbe lasciare la presidenza della commissione Politiche Ue innescando una catena di sostituzioni a palazzo Madama. Un domino inevitabile del resto, visto che c'è da riempire anche la casella di vicepresidente del Senato lasciata da Valeria Fedeli. Ruolo quest'ultimo che potrebbe andare all'opposizione. Il Pd infatti ha un vicepresidente in più da quando Linda Lanzillotta è rientrata nel gruppo dem, dopo il passaggio con Scelta Civica di Mario Monti.

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