
Venezia, 5 nov. (Adnkronos) - “Il Veneto è l’unica regione in Italia ‘tax free’, che ha rinunciato ad applicare ai contribuenti l’addizionale regionale Irpef e i super ticket in sanità. Una scelta che pesa per un miliardo e 219 milioni di euro l’anno sul bilancio della Regione, ma che è stata provvidenziale perché ci ha imposto una robusta cura dimagrante. Abbiamo preferito recuperare al massimo in efficienza ed efficacia, perseguendo razionalizzazione e buona gestione della spesa pubblica, piuttosto che mettere le mani nelle tasche dei cittadini e delle imprese”. Lo ha ribadito il presidente della Ragione veneto, Luca Zaia, presentando in Consiglio la legge di stabilità e il bilancio di previsione per il 2020, l’ultimo della decima legislatura e il decimo della sua presidenza.Un bilancio che misura circa 17 miliardi di euro, di cui 9,7 dedicati alla sanità e al sociale, “la partita che più impatta nella spesa regionale”, ha ricordato il presidente. Tra gli interventi di razionalizzazione e di efficientamento della spesa regionale Zaia ha posto l’accento sul piano di alienazione degli immobili regionale, “che ci ha consentito di vendere beni e introitare risorse per 25 milioni di euro”, la ristrutturazione del debito “che ha visto scendere il debito autorizzato dai 2,4 miliardi del 2010 agli attuali 757 milioni”, la riduzione dei tempi dei pagamenti ad una media di circa 16 giorni, e l’assunzione degli ammortamenti non sterilizzati in sanità, “una partita da 1,4 miliardi che pesa su questo e sul prossimo esercizio finanziario per circa 72 milioni di euro”.A caratterizzare l’esercizio finanziario 2020 della Regione Veneto, che vede a bilancio 11 milioni di spesa straordinaria per la consultazione elettorale di primavera, saranno alcuni grandi temi, puntualmente illustrati da Zaia.
Leggi anche