
(Adnkronos) - "Nonostante la forte presenza di dati delle carte di credito lo rendano un settore molto interessante per gli hacker che puntano a un diretto guadagno finanziario, a oggi non sono più gli attacchi ai PoS come in passato a farla da padrone, dato che si stanno affermando altre dinamiche come il furto di credenziali (causa degli attacchi alle web application, insieme alle vulnerabilità) e diversi attacchi malware (comunque coinvolti anche quando l’obiettivo sono i Pos)" sottolineano gli analisti di Verizon.Gli attacchi ai PoS, argomentano, "erano in diminuzione già nel 2018 e il trend nell’ultimo anno è rimasto costante. Queste violazioni rappresentano infatti il 16% degli incidenti del settore, probabilmente anche perché gli hacker sono diventati più efficienti e preferiscono risparmiare tempo utilizzando i ransomware, in costante aumento e in grado di sfruttare anche infezioni preesistenti". Al contrario, i malware di tipo crimeware sono ancora largamente utilizzati per rubare dati di carte di credito oppure di altri tipi di pagamento e al momento rappresentano un quarto delle violazioni". I malware sono stati trovati inoltre anche su desktop e server. Altre tendenze rilevate nel Report sono "la diminuzione dei Ram Scraper e l’aumento dei malware che consentono di trovare una falla nell’ecosistema in cui insinuarsi, come Trojan, backdoor e C2".
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