Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Se i cinema non sono stati riaperti è perché manca ''il senso di equità. In un anno non sono riusciti a mettere in pista un piano che agevolasse uno scorrimento più sicuro sui mezzi pubblici e poi chiudono un cinema dove statisticamentente, nel periodo in cui erano aperti, non è mai successo niente. La verità è che manca la volontà''. Così Ricky Tognazzi all'Adnkronos sull'ipotesi di prolungare la chiusura dei cinema e dei teatri.''Io alla riapertura dei cinema e dei teatri non c'ho mai creduto - confessa - ma chi è che, in un teatro con 2.000 posti e ne può utilizzare solo 50 o 100, produce uno spettacolo? E' impossibile! Non è mai stato fatto un piano serio per riaprire i cinema e i teatri, c'è stata la solita superficialità tipica italiana. Qualcuno ha detto che con l'arte non si mangia - dice ironico - ma è una fesseria perché con l'arte ci mangiano migliaia di lavoratori''.''Si poteva fare un piano con degli gli orari, con prenotazioni on line facendo in modo di non incrementare lo stazionamento fuori dai cinema ma manca la volontà - prosegue Tognazzi - L'uomo ha bisogno anche di vivere, il teatro e il cinema non moriranno mai perché non potremo fare a meno di vederci vivere. Non vorrei sembrare blasfemo e provocatorio ma se si può tenere una chiesa aperta e lo rispetto, nonostante io sia ateo, allora perché una persona non può celebrare il suo animo umano andandosi a rivedere vivere? Se hanno tenuto chiusi i cinema dovevano tenere chiuse anche altre attività, non c'e stata equità. Il cinema non è meno importante e non è solo entertainment ma è una ginnastica dell'anima'', conclude. (di Alisa Toaff)