SASSARI. Ancora una volta si è rinnovata la tradizionale passeggiata del primo cittadino in mezzo alle due ali di folla che seguono la discesa dei candelieri. Una passerella non sempre piacevole per chi indossa la fascia tricolore visto che in poche centinaia di metri l'elettorato ha il "potere" di esprimere la propria opinione nei confronti dell'Amministrazione locale. In che modo? La risposta non può essere più semplice: applausi se si condivide il lavoro fatto durante l'anno, fischi se non si è in sintonia con i piani del Comune. Un copione che varia anno dopo anno e che nell'ottava discesa di Gianfranco Ganau ha visto primeggiare i fischi sugli applausi. Fin dai primi momenti del brindisi, dalle finestre di Palazzo di Città si intuiva il mal di pancia dei cittadini: un vociare che è perdurato fino all'uscita del primo cittadino. Ganau ha capito subito che il clima non era favorevole come negli anni passati. Per questo motivo ha esitato qualche secondo prima di sottoporsi al giudizio della folla.
Tanti i motivi che hanno spinto i "contestatori" ad esprimere il loro disaccordo nei confronti dell'inquilino di Palazzo Ducale. Prima tra tutti, ancora una volta, la zona a traffico limitato che dall'aprile dello scorso anno –secondo molti fischiatori - ha messo in ginocchio l'economia del centro storico: un quartiere nato sulla piccola distribuzione che arranca contro la concorrenza dei grandi centri commerciali. Anche Abbanoa è uno dei temi che più ricorre tra i sassaresi che si accalcano in corso Vittorio Emanuele. Le difficoltà che gravano sulla società di gestione della rete idrica, anche se indipendenti dalla politica locale, non possono che riflettersi sull'apprezzamento del primo cittadino. A ogni modo la presenza di tanti applausi dimostra come il gradimento di Ganau tra i cittadini sassaresi sia ancora alto. Un dettaglio che potrebbe tornare utile al sindaco tra poche settime, quando gli elettori del centrosinistra saranno chiamati a nominare il loro candidato nelle primarie del Pd. Perché il futuro politico di Ganau passa proprio attraverso le opinioni e le idee di questo bacino elettorale: se Sassari lo sosterrà le possibilità di vittoria saranno concrete, se Sassari gli volterà le spalle allora la gli altri candidati avranno vita facile.
Ma ciò che realmente conta in questa piccola parentesi della Faradda è che ancora una volta Sassari è in grado di scherzare e di offrire a se stessa un momento di democrazia diretta che non ha eguali in tutta Italia. Quanti altri sindaci si sottoporrebbero a un potenziale massacro acustico?.
Prima dell'uscita di Ganau da Palazzo di Città è andato in scena uno dei momenti centrali della festa: lo scambio dei gonfaloni e l'immancabile brindisi "A zent'anni" che ha unito il sindaco con l'arcivescovo padre Paolo Atzei e l'obriere maggiore dei Massai. Dopo questo momento la festa è ripresa a pieno ritmo e lungo corso Vico i dieci ceri hanno continuato a danzare incuranti delle sorti politiche del primo cittadino.
