OLBIA. "Le ruspe avanzano mentre dune e ginepri non possono più aspettare". E' la denuncia dell'associazione ecologista Gruppo di Intervento Giuridico che ha diffuso le foto di un nuovo cantiere edile tra i ginepri, a ridosso delle dune di Badesi, comparso solo pochi mesi fa. L'associazione ritiene che "di sicuro non è stata svolta la preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità, ma il competente servizio regionale Savi, dopo quasi due anni dall'averlo accertato, nulla risulta aver fatto di risolutivo". Nella nota diffusa dagli ecologisti si legge che "si tratta solo una delle tante speculazioni immobiliari lungo le coste sarde, uno dei tanti pezzi di Sardegna in svendita nella grande macelleria edilizia, ma difficilmente si vedono sferragliare le ruspe sulla sabbia e, curiosamente, non si riesce proprio a sapere se quei cantieri siano stati autorizzati legittimamente o no".
Ieri l'associazione Gruppo di Intervento Giuridico ha inoltrato una nuova richiesta di informazioni ambientali e di opportuni interventi al ministero dell'Ambiente, al ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla direzione regionale per i Beni Culturali e il Paesaggio, alla direzione regionale della Pianificazione Urbanistica e della Vigilanza Edilizia, al Servizio regionale tutela paesaggistica, alla Soprintendenza per i beni ambientali di Sassari, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informando inoltre, per gli aspetti di competenza, la Commissione Europea e le procure della Repubblica presso i Tribunali di Tempio Pausania e di Cagliari.