Inchiesta alluvione in Gallura
Vertice tra procuratori e tecnici

di Antonella Brianda


OLBIA. Il capo della procura di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi e il sostituto Riccardo Rossi hanno incontrato, questa mattina nella caserma dei carabinieri di Olbia, i consulenti tecnici che da quattro mesi lavorano ai tre filoni d'inchiesta aperti sulle conseguenze dell'alluvione del 18 novembre che ha provocato la morte di tredici persone in Gallura, di cui nove nel capoluogo. I magistrati non hanno rilasciato dichiarazioni sull'esito del vertice, ma dalle pochissime indiscrezioni che stanno trapelando sull'incontro, pare che Fiordalisi e Rossi abbiamo voluto incontrare tutti i consulenti, fatto che induce a pensare ad una possibile conclusione dei primi filoni d'indagine.

Le inchiesta, aperte a poche ore dal passaggio del ciclone Cleopatra sull'isola, riguardano il crollo del tratto della strada provinciale 38, in cui persero la vita tre persone, la vicenda di Arzachena e della famiglia brasiliana di quattro persone che morirono annegate all'interno di uno scantina trasformato in abitazione. Inoltre, gli inquirenti indagano anche sulle modalità di diffusione dell'allerta meteo.

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