OLBIA. «Reiterando gli errori del passato e solo per soddisfare quanto disciplinato con la Legge regionale del 9 novembre 2015, n. 26 ossia, interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna, la giunta stanzia 1.000.000 di euro per il 2016, somma evidentemente lontana da quanto effettivamente necessario. A fronte di danni stimanti per circa 80.000.000 di euro stiamo parlando di poca cosa del tutto insufficiente a perseguire l'obiettivo di ripristinare il tessuto economico e produttivo sardo devasto dai danni dell'alluvione e le condizioni normali di vita dei privati cittadini che hanno subito gli effetti di tali calamità».
E' quanto dichiarato dal consigliere regionale, Giuseppe Fasolino, a margine della discussione odierna del DISEGNO DI LEGGE N. 297/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l'anno 2016 e per gli anni 2016-2018 (legge di stabilita' 2016) e relativi allegati; e del DISEGNO DI LEGGE N. 298/A. (Bilancio di previsione per l'anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018).
«Occorre realmente attenuare i disagi di chi ha subito l'alluvione – incalza Fasolino –, per questo ero convinto che l'emendamento presentato per aumentare le poste in bilancio, al quale ho aggiunto la mia firma, sortisse più fortuna. Si trattava di portare a 4.000.000 di euro lo stanziamento per il 2016, non ancora sufficiente ma certamente più significativo; l'Aula ha invece lo ha prontamente bocciato allineandosi sulle indicazioni di scuderia impartite dal governo Pigliaru per questa finanziaria.
«Si è persa l'ennesima occasione – conclude Fasolino - di passare dalle tante promesse a pochi concreti fatti. I soldi stanziati non sono sufficienti a ripristinare il tessuto economico e produttivo, non sono neanche lontanamente proporzionati al bisogno che i territori, la popolazione e le imprese hanno, lo stanziamento previsto dalla Giunta serve esclusivamente per dire: noi lo abbiamo previsto. C'è solo da capire dove si andrà finire se si continuano a mettere in campo solo pochi spiccioli e tante illusioni».