Giornata dei record per il porto di Olbia con ben otto traghetti e tre navi da crociera in transito

OLBIA. Ieri, 2 giugno,  è stata una giornata record per il porto di Olbia, con l'arrivo di tre navi da crociera e otto grandi traghetti, per un totale di circa 15mila passeggeri. Le navi da crociera Seven Seas Voyager, Azamara Pursuit e MSC Orchestra hanno attraccato presso le banchine dell'Isola Bianca portando circa 4mila crocieristi di varie nazionalità, che hanno scelto di fare escursioni in Costa Smeralda, La Maddalena, i vigneti e i monumenti archeologici della Gallura, o di visitare il centro città.

Nonostante l'eccezionale affluenza e l'elevato numero di operazioni di imbarco e sbarco, il porto non ha registrato probloematiche particolari. Otto navi hanno operato da ieri mattina presto fino alle 22, utilizzando anche le banchine del porto industriale di Cocciani per ottimizzare le operazioni e minimizzare i disagi per i passeggeri a piedi, grazie a un servizio di bus navetta gratuito.

Durante le ore di minor traffico, l'Autorità di Sistema Portuale (AdSP) ha eseguito interventi di manutenzione sui fondali del porto per risolvere alcune criticità, in attesa di ottenere i permessi necessari per un progetto di dragaggio più ampio che riporterà la profondità del bacino portuale ai livelli richiesti.

«Quella di oggi, con tre grandi navi da crociera ormeggiate contemporaneamente e la presenza di 8 traghetti in arrivo e partenza, è la prima vera giornata record per lo scalo dell'Isola Bianca dal lontano 2008 – spiega Massimo Deiana, Presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna - Una performance storica, resa più complessa dalla presenza di maxi traghetti di ultima generazione, che ha richiesto un lavoro straordinario da parte di tutto il personale dell'AdSP, della Direzione Marittima di Olbia, dei Piloti, dei Rimorchiatori e degli Ormeggiatori, ai quali va il mio particolare ringraziamento per l'impegno e la grande professionalità profusi. Nonostante alcuni problemi fisiologici, come il continuo spostamento di materiale fangoso nei fondali, per il quale, per quanto di nostra competenza e nei limiti previsti dalla norma, abbiamo posto in essere soluzioni immediate, il porto di Olbia gode, quindi, di buona salute. L'auspicio è che risultati come quello odierno possano lasciare il segno e superare le sterili polemiche e le considerazioni avventate che rischiano di generare inutili allarmismi a detrimento dell'ottima reputazione dello scalo a livello internazionale». 
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