
(AdnKronos) - Con 202 accreditamenti, inoltre, l’Italia è seconda, dopo la Germania, per numero di organismi che certificano i prodotti, che riguardano anche il biologico e l’agroalimentare di qualità a marchio DOP, IGP e STG, e quelli che devono circolare sul mercato comunitario con la marcatura CE.Positivo per l’Italia anche il trend di crescita tra 2014 e 2015. E’ del 4% l’incremento degli accreditamenti, passati da 1.794 a 1.869, che garantiscono le certificazioni e le ispezioni, nonché le prove di laboratorio e le tarature degli strumenti di misura, fino alle nuove attestazioni rappresentate dalle verifiche ambientali dei gas serra. Le certificazioni più diffuse in Italia restano quelle dei sistemi di gestione per la qualità ISO 9001, con circa 123.000 siti certificati, seguite da quelle dei sistemi di gestione ambientale ISO 14001 (più di 20.000 siti certificati) e da quelle per la salute e sicurezza sul lavoro a norma OH SAS 18001 (oltre 13.000 siti)."Nella Giornata Mondiale dell’Accreditamento esprimiamo il nostro apprezzamanto per il legislatore italiano, che conferma la tendenza consolidata a Bruxelles, dal momento che sempre più numerosi sono i provvedimenti dove si fa ricorso all’accreditamento e ad Accredia, come gli ultimi interventi normativi in materia di efficienza energetica, green public procurement e marcatura CE", conclude Rossi.
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