
Roma, 9 giu. (AdnKronos) -
L'arte è una forma di investimento rischioso, ma può garantire rendimenti annuali medi del 10% e raggiungere picchi fino al 50%. Per collezionisti incalliti e art advisor del private banking, però, i rischi sono più contenuti e anzi possono fare spesso un buon affare. È quanto emerso dal workshop voluto dallo studio legale Nctm, su come acquisire, cedere e gestire un asset artistico."Il mondo della finanza e quello dell'arte hanno raggiunto la parità in questi ultimi anni -spiega all'Adnkronos Domenico Filipponi, responsabile art advisory Unicredit - sono due mondi che si sono avvicinati per reciproca utilità. Oggi c'è un nuovo atteggiamento verso l'arte come asset class per diversificare l'investimento".Certo il mercato e' "più intellegibile, ma certo ancora non trasparente e in più il conflitto d'interessi viene considerato lecito" ammette Filipponi, "sta a noi art advisor renderlo più friendly ai nostri clienti, che spesso non sono collezionisti, ma solo persone che vogliono diversificare l'investimento".
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