Palermo, 5 set. (AdnKronos) - La storia di Santa Rosalia, che nel Seicento sconfisse la peste a Palermo, come metafora contro la nuova peste, quella del razzismo. A raccontarla, sul palco allestito davanti a Palazzo Reale di Palermo, in occasione della apertura del Portone Monumentale Vice Regio di Piazza del Parlamento, il narratore palermitano Salvo Piparo con Costanza Licata sui testi di Salvo Licata. Il nuovo ingresso e il nuovo percorso turistico di Palazzo Reale sono stati inaugurati con l'evento voluto dal Presidente dell?Ars Gianfranco Miccichè e dalla Fondazione Federico Secondo, guidata da Patrizia Monterosso. Al grido di “R come restiamo umani”, ripetuto più volte, l’attore palermitano ha invitato gli spettatori a salire sul palco che lui ha ribattezzato per l’occasione “molo” di Palermo.Una metafora di solidarietà e fratellanza, sentimenti di cui, prima di tutto i siciliani dovrebbero riappropriarsi, secondo Piparo, perché proprio la Sicilia e i suoi porti, da sempre, "sono espressione di accoglienza". Un chiaro messaggio rivolto alle recenti azioni del Governo e alla vicenda degli immigrati lasciati per giorni sulla nave Diciotti al molo di Catania. Così, una volta riuniti tutti sul palco, il cuntastorie ha invitato gli ospiti ad entrare dal nuovo ingresso di Palazzo Reale per accompagnare, anche qui simbolicamente e metaforicamente, Santa Rosalia (rappresentata da una fedele riproduzione della più antica edicola votiva a lei dedicata e fatta realizzare dalla Fondazione Federico). Un ingresso trionfale che riporta la “Santuzza” nel Palazzo che fu la sua prima dimora.