
Roma, 5 set. (AdnKronos) - "Arcelor Mittal si è presentata alla ripresa della trattativa su Ilva, al ministero del Lavoro, senza alcuna differenza sostanziale dalle posizioni intransigenti che non hanno consentito di raggiungere un accordo nei mesi scorsi. La presunta garanzia occupazionale al termine del piano industriale è offerta solo se a costo zero per l'azienda, cioè con taglio salari, cassa integrazione o licenziamenti. Così come non vi è alcuna risposta positiva sul mantenimento dei diritti acquisiti a tutela dal licenziamento discriminatorio, il vecchio articolo 18". Così Francesco Rizzo dell'Usb di Taranto e Sergio Bellavita dell'Usb Nazionale.Per l’Unione Sindacale di Base, con queste posizioni, rilevano, "non c’è pertanto alcuna condizione per concludere un accordo. Un mese dopo l’ultimo incontro, Arcelor Mittal si è dunque ripresentata nel Salone degli Arazzi in stile tre scimmiette: non vedo (la situazione), non sento (le richieste dei lavoratori), non parlo (di piani industriali). Atteggiamento che cozza clamorosamente con l’ottimismo manifestato dal ministro Di Maio ancora in apertura dell’incontro e poi fatto artatamente trapelare durante il pomeriggio".
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