Migranti: missionario laico, non sono invasori, Italia non alzi muri

cronaca
AdnKronos
Palermo, 3 dic. (AdnKronos) - "Sono molto preoccupato per l'Italia e per le decisioni che ultimamente sta decretando nel prendere una posizione più dura con leggi e decreti che rischiano di penalizzare tantissimo i cittadini stranieri. Ricordiamoci che siamo migranti in tantissime nazioni del mondo e non possiamo dimenticare che, nei millenni, dalla nostra terra sono passati tantissimi popoli, chi nel bene chi nel male, ma hanno costruito e in ogni modo rafforzato la nostra Italia rendendola bella e sempre più accogliente". Lo dice Biagio Conte, fondatore della missione 'Speranza e Carità' che a Palermo accoglie poveri e migranti e dove lo scorso settembre Papa Francesco ha pranzato durante la sua visita pastorale in città. Un messaggio che il missionario laico ha scritto prendendo spunto dalla sua esperienza a Santiago de Compostela, dove per quattro giorni ha dormito sul sagrato della Cattedrale perché non avendo denaro non ha potuto pagare la tariffa richiesta dagli ostelli della città."Gli alloggi per i poveri avevano pochi posti letto - spiegano dalla missione Speranza e carità - e Fratel Biagio non se le sentita di togliere un letto a un povero. Questo lo ha portato a riflettere ancora di più sulla condizione dei forestieri nella nostra Italia". "Anche oggi viviamo l'arrivo dei popoli soprattutto quelli più bisognosi - dice ancora il missionario laico - e in tutto questo non deve essere visto un disegno negativo ma positivo e di grande arricchimento culturale, storico e sociale. L'incontro e la comunione dei popoli è un profondo disegno del buon Dio. Questi non sono invasori ma invasi e chiedono un aiuto, un soccorso per una vita più dignitosa e umana. Carissima Italia e responsabili tutti non possiamo permetterci di indurirci, di alzare muri che fomentano l'egoismo e l'indifferenza. Abbattiamo tutto ciò che ci divide e ci allontana dalla verità e dal nostro simile - conclude Biagio Conte -. È nostro dovere costruire un mondo più giusto e veritiero non possiamo demolire e cancellare la storia ma ricostruirla e migliorarla tutti insieme, abbattendo così insieme quei muri che ci separano e progredendo nella pace, nella giustizia e nella speranza".

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