
(AdnKronos) - "Poi - prosegue Colletti - sapendo che non abbiamo il sistema di clientele del centrosinistra o del centrodestra e che non diamo risposte semplici a problemi complessi come la destra, dovremmo capire meglio come spiegare alla gente cosa stiamo facendo (il tanto che stiamo facendo) senza pensare che servano solo conferenze stampa o ministri che vengono a fare passerelle. Dobbiamo tornare come eravamo, in mezzo alla gente. E, magari, come il punto primo, dovremmo essere meno verticistici - auspica - sia a livello nazionale che regionale. Non siamo gli altri partiti e non possiamo solamente essere dei pigiabottoni di scelte prese in altri luoghi". "Dobbiamo coinvolgere i 'migliori' di questo paese, chi, avendo saldi determinati principi e valori, possa portare un plus di competenze. Dovremmo, credo - insiste - tornare ad essere, anche al nostro interno, meritocratici, senza figli e figliastri in base a simpatie personali". "Da ultimo sembra che, per il momento, abbiamo fallito nel far tornare le persone al voto e, soprattutto, ad interessarsi della cosa pubblica. In questo caso, come anche alle scorse europee, l'astensionismo ha colpito soprattutto noi". "Capire come reincentivare il circuito virtuoso tra chi è fuori e chi è dentro non sara' facile (e' anche un problema culturale) ma dovremo in tutti modi almeno provarci. Ricordiamoci che negli ultimi anni il voto e' mobile e migra i maniera molto semplice da un partito all'altro, nessuno escluso. Molta strada possiamo e dobbiamo fare per il bene del nostro Paese", conclude.
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