Calcio: vendita Milan, procura Milano indaga anche per ostacolo alla vigilanza

cronaca
AdnKronos
Milano, 1 mar. (Adnkronos) - Ostacolo alle funzioni di vigilanza. E' la nuova ipotesi di reato su cui sta indagando la procura di Milano nell'inchiesta sulla vendita del Milan da Elliott a RedBird per 1,2 miliardi di euro dello scorso agosto. L'ipotesi nota a cui i pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi lavoravano finora, nel fascicolo aperto contro ignoti, era di appropriazione indebita e per questo lo scorso 26 gennaio erano state eseguite dal Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza alcune acquisizioni - nello studio di professionisti che si erano occupati dell'operazione -, per far luce sull'esposto relativo alla 'battaglia' per il controllo della società rossonera in cui Blue Skye lamenta "una perdita di garanzia sul finanziamento per oltre 100 milioni di euro". La nuova ipotesi sarebbe relativa alla non corretta comunicazione riguardo alla cessione. Il contenzioso, già esploso in campo civile, ora rischia di farsi sentire anche sul piano penale. In sostanza, in un dettagliato esposto da cui è nato il fascicolo, Blue Skye denuncia che nella vendita del club a RedBird ha rinunciato a un pegno sulle azioni del Milan stesso e a "qualsiasi garanzia di restituzione del finanziamento concesso pur avendo i propri creditori, tra cui la stessa Blue Skye, da rimborsare". La vendita sarebbe stata decisa "agendo in modo palesemente abusivo e fraudolento" a dire dell'ex socio di minoranza che lamenta "un rilevante atto distrattivo (rinuncia al pegno)", tanto che Blue Skye si è rivolta alla giustizia anche in Lussemburgo e negli Stati Uniti lamentando la frode che avrebbe subito. Da qui la configurazione di una presunta appropriazione indebita.

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