OLBIA. I sorrisi, il divertimento, la soddisfazione di questi ragazzi e ragazze ripagano di tutti gli sforzi. Perché organizzare una manifestazione come Vita da aMare non è certo uno scherzo, soprattutto quando nelle intenzioni degli organizzatori c'è quella di far vivere delle giornate indimenticabili a tutti i partecipanti: persone con disabilità delle associazioni di Olbia, ma anche di altri territori della Sardegna. Ma come? Regalando loro l'emozione di regatare come dei velisti esperti a bordo di splendide barca a vela in competizioni ufficiali, sfrecciare a bordo di potenti moto da cross accompagnati dai migliori piloti olbiesi in un circuito cittadino realizzato ad hoc, ma anche scoprire realtà del territorio con gite a Tavolara, passeggiate tra gli stand di Benvenuto Vermentino, visite ad una fattoria didattica per conoscere da vicino il mondo dell'agricoltura e dell'allevamento. Vita da aMare, progetto dedicato all'inclusione delle persone con disabilità, patrocinato dal Comune di Olbia, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e del Consorzio di Porto Rotondo, la collaborazione delle associazioni del territorio, e con il coinvolgimento di trenta studenti del liceo scientifico Lorenzo Mossa, impegnati nel percorso di alternanza scuola-lavoro.
«Questa edizione di Vita da aMare è corredata di altri eventi straordinari - ha commentato Maria Antonietta Cossu presidente della commissione consiliare Servizi sociali, come quello della Mototerapia, che ha fatto gioire i cuori di tutti. La Mototerapia, nata dall'intuizione di un grande raider freestyle, Vanni Oddera, il quale ha pensato che le sensazioni trasmesse dalla moto potessero essere di ausilio per le persone con disabilità, si è rivelata anche per noi un'occasione per regalare gioia ai ragazzi, ma anche a noi stessi, poiché oggi si è palesato un meraviglioso esempio di vera inclusione e di abbattimento delle barriere fisiche e mentali. Ho trovato straordinaria la sintonia che si è venuta a creare tra gli studenti di una scuola superiore cittadina, coinvolti attraverso il progetto dell'alternanza scuola lavoro, e i nostri ragazzi speciali, una sintonia naturale, che ha amalgamato tutte le diversità, fino a creare una mescolanza di gioia e di sorrisi condivisi. Ogni anno Vita da aMare mi piace di più. Grazie a tutti, alle associazioni, agli educatori, alle famiglie, ai volontari del 118, naturalmente agli straordinari piloti che oggi hanno permesso questa magica giornata. Quando capiremo che la disabilità potrebbe essere superata, guardandola da un'altra prospettiva, saremo tutti vincitori, basta schiacciare l'acceleratore dell'inclusività vera». Ma gli appuntamenti non sono finiti qui, proprio oggi i ragazzi si sono cimentati nella pratica di quattro sport nel polo sportivo di Porto Rotondo: padel, calcio, pallavolo e basket. Mentre domani mattina a Olbia i ragazzi saliranno a bordo di quattro imbarcazioni per navigare verso Porto Rotondo, dove l'inclusione incontrerà la solidarietà: negli spazi antistanti lo Yacht Club Porto Rotondo, infatti, è stata organizzata, da Avis Olbia, partner del progetto, una raccolta di sangue, dalle 8 alle 12.30.
Si chiuderà in bellezza proprio domenica 30 ottobre con una delle competizioni più importanti della stagione velica olbiese: la regata dei Legionari che vedrà i 70 tra ragazzi e ragazze delle associazioni del territorio ospitare anche un'associazione gemeallata con quella di Arzachena, Gli amici di Nemo, per competere tutti insieme con i migliori velisti sardi nelle acque di Porto Rotondo. Buon vento allora!!!